In Italia ha esposto a : Arezzo, Bergamo, Caprese Michelangelo, Caramanico terme, Castelnuovo del Garda, Castel S.Niccolò, Chiusi della Verna, Civitella, Cortona, Firenze, Forte dei Marmi, Garda, Grosseto, La Spezia, Laterina, Livorno, Loro Ciuffenna, Lucignano, Modica, Pelago, Piacenza, Piombino, Poppi, Rho, Rimini, , Roma, Salsomaggiore terme, Santhià, San Gimignano, San Giustino Umbro (Pg), San Giustino Valdarno, Spello (Pg), Sommacampagna, Tirrenia, Todi, Torri del Benaco, Venturina, Viareggio.
All’estero ha esposto nel 1989- 1992- 1995- 2002 a Mino in Giappone, nel 1992 all’Artexpo di New York, nel 1997 a Komatsu in Giappone, nel 2000 ha partecipato alla 3° Rassegna Nazionale d’Arte “Lodovico Morando” Il Garda e il Giubileo a Cavaillons (Francia) e Norimberga (Germania), nel 2001 personale all’Art Gallery di Siauliai (Lithuania),nel 2002 collettiva Galerie Atelier Gustave di Parigi,nel 2011 collettiva Graz (Austria) “Akzent-Kunstforum”.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero (U.S.A., Brasile, Thailandia, Giappone, Lithuania, Croazia).
Si sono interessati del suo lavoro:
E. Agnolucci- B. Agostini - P. Bargellini - S. Bellezza - A. Brezzi – C. Campanini -R. Cardenas - F. Cardinali – E. Chiarenza - A. Del Guercio - A. Fognani - M. Folli - D. Foltran – L. Fornasari - E. Frangella - G. Giovannetti – S. Giovannetti - L. Lachi - M. Loffredo - S. Miano - N. Micieli – S. Miliani – J. Nekrasius - G. Nocentini - T. Paloscia – F. Paolini - D. Pasquali - M. Rotta - G. Selvaggi - E. Succi - D.Tenti –U.Tessari- G.Trotta - A. Valentini - G. Valeri - M. Vangelisti – G. Verdi – V. Vettori
Pubblicazioni, giornali e riviste che hanno dato notizie della sua attività:
Praxis Omega Arte 1981 - Il Casentino - Corriere Aretino - Catalogo ufficiale 3° Biennale città della Spezia 1983 - Arte Italiana Contemporanea Ed. La Ginestra 1983 - Corriere di Firenze - Nuovo Confronto Bari 1985 - Calabria Letteraria 1986 - Eco d'Arte moderna 1991 (segnalato) - La Nazione - Notiziario turistico aretino - Sette giorni Rho - Casentino 2000 - Il Resto del Carlino – Il Vesuvio - Incontro Shopping 1994 - Il Giornale d'Italia –Flash Art n° 193 1995 - Risveglio francescano 1996 – 2003 - La Repubblica - Il Tirreno – Toscana Oggi - L’Unità- Guida Artenova 1996-1997-1998-1999- Catalogo nazionale dell’Arte Contemporanea Top Arts 1997-1998-1999 – Il Commercio veronese – L’Arena – Verona manager- Annuario toscano dell’Arte 2002- L’Osservatore- Il Messaggero
– Il Giornale di Poppi 2004 – Arte Mondadori n°364 –2003 – Francesco Il volto secolare 2004 – Il settimanale di Arezzo - Annuario L'Elite new Sezione arte 2012.
"Artisti contemporanei in terra d'Arezzo" - Toscana cultura - 2014
Hanno trasmesso servizi sulle sue opere:
Canale 3 – Canale 10 – Linea Uno – RTV 2 – RTV 38 - Tele Tirreno - TvAr - TeleSanDomenico - Tv1 - Tele Toscana sud (rts) - Teletruria - RAI 3 Toscana 1995/1996/2003 /2008 - RAI servizi radiofonici- Telenuovo Verona- Telearena Verona – Toscana tv – 102 TV.
Note critiche
“ Segni, forme e colori: un mondo suggestivo e simbolico in cui l’uomo ritrova la propria misura e la propria identità. In questo universo plastico e formale si cala la ricerca di Mario Bettazzi, pittore toscano che fin da giovanissimo si è dedicato alla pittura e che con sapienti qualità vive la dimensione simbolica della realtà e del proprio inconscio.
Il suo è un viaggio nel tempo e nell’esistenza che ingloba il concetto unitario dell’essere con il trascendente, un’avventura creativa, che si manifesta libera e in progress, in sintonia con una visione figurativa che supera il vuoto metafisico e le allegorie surreali per farsi grande respiro coniugante la tangibile, illusoria verità del quotidiano e le inquietudini dell’animo umano, sempre più diviso tra il bene e il male.
E alle fonti del sogno, a cui attinge a piene mani, l’autore contrappone i bagliori del mito, catturando il senso profondo dell’immagine, l’identità vera e l’alterità ambigua di un unico microcosmo”.
(Alvaro Valentini)
...La sua pittura si sviluppa in una ricerca costante intorno alle segrete dimensioni dell'Uomo... nel senso di una moderna pittura metafisica che eleva l'arte del ritratto e della figurazione simbolica a segno distintivo di un tradizione tutta italiana.
L’osservatore viene catturato dalla limpidezza della rappresentazione, dalla la pulizia figurativa dove tutto viene esibito alla luce. Una luce chiara che definisce perfettamente i contorni e le superfici delle figure, marcandole nei tratti migliori. Ogni cosa viene allo scoperto, illuminata visibilmente, ostentata addirittura per la capacità realistica del pennello. ( Michele Loffredo)